lunedì 12 giugno 2017

UN’IMPRESA A SUON DI MUSICA


Il 21 maggio 1932 Amelia Earhart diventa la prima donna a completare la traversata dell'Oceano Atlantico con un volo senza scalo.
Esattamente 85 anni dopo, il 21 maggio 2017, un gruppo di coraggiosi e impavidi volgeva alla conquista della Lettonia, secondo le indicazioni del progetto B.L.O.S.S.O.M. Erasmus+ KA2 . 

E NON É STATA IMPRESA DA MENO!

Era una mattina buia e tempestosa (soprattutto buia: le 3,30) quando i nostri eroi si sono “scatolati” in un pulmino alla volta di Bergamo. Tra i canti, le risate, l’eccitazione di Chiara, Diego, Azzurra, Lorenzo, Angelo, Jacopo, Laura e Michela è iniziato il viaggio per poi imbarcarsi direzione Riga. Per la precisione la meta era Jelgava, a una trentina di minuti da Riga dove ci aspettavano la responsabile lettone del progetto, Aiga, e le varie famiglie che dovevano accogliere i nostri ragazzi. Come fu facile intuire fin da subito, per i sorrisi, la gentilezza e la spontaneità dei genitori e dei ragazzi, l’esperienza in famiglia si sarebbe rivelata un successo e per i nostri eroi, un po’ preoccupati per l’avventura, non sarebbe potuto  andare meglio.

Il giorno successivo è iniziato il meeting alla Sakuskola di Jelgava, dove abbiamo visitato la scuola con aule grandi e luminose, attrezzature all'avanguardia, attenzione e silenzio durante le lezioni, organizzazione di tutte le attività, con un tempo scandito da una musichetta, un jingle creato dagli studenti della scuola, che sostituisce la nostra “eccitante” campanella e crea un clima assolutamente disteso (idea da copiare!).
Siamo stati accolti con una cerimonia di benvenuto in un grande auditorium (decisamente invidiabile per ogni scuola) e subito dopo le prove dei canti, secondo il programma della settimana, prove necessarie per poter giungere alla realizzazione del CD finale.



L’ambizioso obiettivo del progetto è sicuramente un esempio di collaborazione, di interazione, ma soprattutto di conferma della facilità con cui i ragazzi possono imparare le lingue. E questo ci ha fatto riflettere su quanto possiamo e dobbiamo ancora lavorare per creare dei cittadini universali, in un mondo che è sempre più un grande villaggio. Sappiamo di ripeterci ma il confronto, lo scambio di esperienze, la conoscenza di altre strutture, la scoperta di usi e costumi di altri paesi, sono l’unico modo per creare una convivenza il più possibile civile e armoniosa, capace di trasformare le diversità in ricchezza per ognuno. E da dove partire se non dalla scuola?    
I giorni successivi si sono articolati tra prove, esperienze laboratoriali molto accattivanti (falegnameria, cucina, bricolage, costruzione di strumenti musicali),  visite e scoperte del mondo naturale lettone: parchi a tema, viaggio sul fiume della città, visita al mar Baltico. Tutto era stato organizzato alla perfezione, con tante proposte, ma sempre in un clima sereno e con tempi distesi.

                   

          

La settimana si è conclusa venerdì con la parata per la città: tutte le scuole, le associazioni, le realtà aggregative della comunità cittadina, sono sfilate per la città in occasione del “compleanno“ di Jelgava, la città che ci ha ospitato che compiva la bellezza di 270 anni! Per noi “una creatura in fasce”!    



Concerti, musica, balli, mercatini, luoghi di aggregazione erano disseminati ovunque nella città fino a quando la festa si è conclusa solennemente con  i fuochi d’artificio.
        
L’ultimo giorno le famiglie hanno riaccompagnato i nostri eroi visibilmente emozionati e contenti, sicuramente arricchiti e soddisfatti dell’esperienza fatta e con lo stimolo molto forte di imparare ancor meglio la lingua inglese, per poter comunicare con i loro amici europei.
 



Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’esperienza: i genitori degli “impavidi” che si sono fidati ciecamente delle insegnanti, la scuola di Jelgava e tutto lo staff docenti lettone, i colleghi degli altri paesi partners, le famiglie ospitanti, la nostra scuola nelle persone della Dirigente, di Irene, Martina e Rosaria che ci hanno dato questa bella opportunità. Speriamo di non aver dimenticato nessuno.
Alla prossima!


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