Esattamente
85 anni dopo, il 21 maggio 2017, un gruppo di coraggiosi e impavidi volgeva
alla conquista della Lettonia, secondo le indicazioni del progetto B.L.O.S.S.O.M. Erasmus+ KA2 .
E NON É
STATA IMPRESA DA MENO!
Era una mattina buia e tempestosa (soprattutto buia: le 3,30) quando i
nostri eroi si sono “scatolati” in un pulmino alla volta di Bergamo. Tra i canti, le risate, l’eccitazione di Chiara,
Diego, Azzurra, Lorenzo, Angelo, Jacopo, Laura e Michela è iniziato il viaggio
per poi imbarcarsi direzione Riga. Per la
precisione la meta era Jelgava, a una trentina di minuti da Riga dove ci
aspettavano la responsabile lettone del progetto, Aiga, e le varie famiglie
che dovevano accogliere i nostri ragazzi. Come fu facile intuire fin da subito,
per i sorrisi, la gentilezza e la spontaneità dei genitori e dei ragazzi,
l’esperienza in famiglia si sarebbe rivelata un successo e per i nostri eroi,
un po’ preoccupati per l’avventura, non sarebbe potuto andare meglio.
Il giorno
successivo è iniziato il meeting alla Sakuskola di Jelgava, dove abbiamo
visitato la scuola con aule grandi e luminose,
attrezzature all'avanguardia, attenzione e silenzio durante le lezioni, organizzazione
di tutte le attività, con un tempo scandito da una musichetta, un jingle creato
dagli studenti della scuola, che sostituisce la nostra “eccitante” campanella e
crea un clima assolutamente disteso (idea da copiare!).
Siamo stati accolti con una cerimonia di benvenuto in un grande
auditorium (decisamente invidiabile per ogni scuola) e subito dopo le prove dei
canti, secondo il programma della settimana, prove necessarie per poter
giungere alla realizzazione del CD finale.
L’ambizioso obiettivo del progetto è sicuramente un
esempio di collaborazione, di
interazione, ma soprattutto di conferma della facilità con cui i ragazzi
possono imparare le lingue. E questo ci ha fatto riflettere su quanto possiamo
e dobbiamo ancora lavorare per creare dei cittadini universali, in un mondo che
è sempre più un grande villaggio. Sappiamo di ripeterci ma il confronto, lo
scambio di esperienze, la conoscenza di altre strutture, la scoperta di usi e
costumi di altri paesi, sono l’unico modo per creare una convivenza il più
possibile civile e armoniosa, capace di trasformare le diversità in ricchezza
per ognuno. E da dove partire se non dalla scuola?
I giorni
successivi si sono articolati tra prove, esperienze laboratoriali molto
accattivanti (falegnameria, cucina, bricolage, costruzione di strumenti
musicali), visite e scoperte del mondo
naturale lettone: parchi a tema, viaggio sul fiume della città, visita al mar
Baltico. Tutto era stato organizzato alla perfezione, con tante proposte, ma
sempre in un clima sereno e con tempi distesi.
La settimana si è conclusa venerdì con la parata per
la città: tutte le scuole, le associazioni, le realtà aggregative della
comunità cittadina, sono sfilate per la città in occasione del “compleanno“ di
Jelgava, la città che ci ha ospitato che compiva la bellezza di 270 anni! Per
noi “una creatura in fasce”!
Concerti,
musica, balli, mercatini, luoghi di aggregazione erano disseminati ovunque
nella città fino a quando la festa si è conclusa solennemente con i fuochi d’artificio.
L’ultimo giorno le famiglie hanno riaccompagnato i
nostri eroi visibilmente emozionati e contenti, sicuramente arricchiti e
soddisfatti dell’esperienza fatta e con lo stimolo molto forte di imparare ancor meglio la lingua inglese, per poter
comunicare con i loro amici europei.
Grazie a
tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’esperienza: i
genitori degli “impavidi” che si sono fidati ciecamente delle insegnanti, la scuola
di Jelgava e tutto lo staff docenti lettone, i
colleghi degli altri paesi partners, le
famiglie ospitanti, la nostra
scuola nelle persone della Dirigente, di Irene, Martina e Rosaria che ci hanno
dato questa bella opportunità. Speriamo di non aver dimenticato nessuno.
Alla
prossima!